Situata lungo la via Ostiense sulla riva sinistra del Tevere, di fronte agli ex Mercati Generali, la Centrale Montemartini è uno straordinario esempio di riconversione in museo di un edificio di archeologia industriale, primo impianto pubblico per la produzione di energia elettrica. È infatti il secondo polo espositivo dei Musei Capitolini ed ospita una considerevole parte delle sculture dell’antichità classica tornate alla luce nel corso degli scavi eseguiti a Roma tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento.
L’esposizione ricostruisce i complessi monumentali antichi ripercorrendo lo sviluppo della città dall’età repubblicana fino a quella tardo imperiale con episodi significativi e spesso quasi sconosciuti al grosso pubblico, come nel caso del grandissimo mosaico con scene di caccia proveniente da S. Bibiana.
I grandiosi ambienti della Centrale ed in particolare la Sala Macchine con i suoi preziosi arredi in stile Liberty conservano inalterati turbine, motori Diesel e la colossale caldaia a vapore: i marmi antichi risplendono per la loro lucentezza e raffinatezza di intaglio in questo scenario affascinante e suggestivo e in questa atmosfera che rievoca da un lato la grandezza monumentale di Roma antica e dall’altro un passato più recente e la memoria di uno dei primi ambienti industriali romani.